Chi siamo


Una manciata di amici con il tarlo del riuso, la passione del riciclo, il gusto dell’arrangio; grandi estimatori del gesto creativo, poco propensi a prenderci sul serio ma seriamente intenzionati a metterci in gioco.


Folgorati sulla via (…o dovremmo dire ”sulla piazza” per amor di precisione) dell’esperienza ludica, abbiamo finito per improvvisarci studiosi di tradizioni popolari, vestire i panni di improbabili cacciatori di giochi e millantare a noi stessi abilità artigianali che ci consentissero di costruirli.


Sull’onda del divertimento, non abbiamo ancora smesso…


La visione


Ci proponiamo di ridare dignità al momento del gioco, concependolo come occasione privilegiata di apprendimento.


L’idea di gioco che intendiamo diffondere è quella di uno strumento per sollecitare la motricità, le capacità individuali e la partecipazione attiva; un mezzo capace di sviluppare l’intraprendenza dei bambini, la loro valutazione del rischio oltre che di essere un ottimo tramite nelle relazioni.


Vogliamo strutturare il nostro lavoro, appunto, in modo da incoraggiare la socializzazione, l’interazione positiva ed il rispetto reciproco.


Ci sforziamo di premiare i giochi di movimento, di scoperta e che stimolino al rapporto con la natura e l’ambiente circostante. Ci impegniamo a valorizzare le differenze culturali e le distinte propensioni di ognuno.

Come costruiamo i giochi


Abbiamo deciso di costruire i giochi nella loro interezza, servendoci per lo più di legno riciclato e materiali ecologici.


Difendiamo questa scelta con determinazione, anche se a volte i risultati non sono del tutto convincenti e spesso si rivela una via tortuosa da percorrere, eppure ne siamo sfacciatamente orgogliosi perché crearli è il cardine di una libertà che esercitiamo a molti livelli:

  • libertà nella scelta di cosa realizzare, in primis, scegliendo quello che ci diverte di più e non in base alla sua disponibilità

  • libertà anche nel decidere con quali materiali, frugando tra gli scarti, accumulando rifiuti e stupendoci di cosa a volte si possa recuperare e ricomporre

  • libertà, poi, nel decidere i tempi, concedersi lunghe riflessioni, sbagliare e rifare, pensare a chi chiedere un aiuto, un consiglio…

Costruire è una piccola bolla che ci apparta dal mercanteggiare quotidiano: dall’abitudine a risolvere mettendo mano al portafogli, dal delegare i nostri gusti alle mode, dal lasciarci suggerire i bisogni.


Siamo maldestri ma spavaldi, invasati dalle piccole grandi soddisfazioni che ci dà il completare un pezzo, vederlo poi usare…fatevi contagiare da questo entusiasmo nell’arrangiarsi! Da questa frenesia del fare con poco!

sollecitare la creatività,
le capacità individuali
e la partecipazione attiva